Analisi approfondita del Milan in crisi: dal calo di forma di Leao, Maignan e Theo Hernandez, sfide tecniche e fisiche.
Gli eroi dello scudetto, da Leao a Maignan, fino a Theo Hernandez, stanno attraversando un periodo oscuro, mettendo a rischio persino la qualificazione in Champions League del Milan. Questa situazione allarmante svela una trasformazione negativa dal trionfo del campionato precedente.
Risalendo al 19 febbraio 2022, troviamo una situazione simile a quella attuale: stesso stadio, avversario, e risultato contro la Salernitana. Quel giorno, così come oggi, il Milan sembrava aver toccato il fondo. Ma, a differenza di allora, oggi la squadra appare in uno stato di maggiore disordine, con problemi di infortuni e confusione tattica che sembrano minare la fiducia nel tecnico Stefano Pioli.
Mike Maignan, pur essendo uno dei migliori portieri, mostra segni di incertezza dopo il suo rientro dall’infortunio. Errori insoliti per lui fanno pensare che forse non sia ancora completamente recuperato.
Theo Hernandez: una flessione evidente
Theo Hernandez ha iniziato la stagione in modo eccellente, ma il suo contributo si è progressivamente ridotto. Da giocatore che faceva la differenza in attacco, ora si trova spesso confinato in difesa, in una sorta di metafora dello stato attuale del Milan.
Il caso Leao: un declino allarmante
Rafa Leao è forse il caso più emblematico: i suoi tre gol in 17 partite di campionato sono un netto calo rispetto alle aspettative. La sua presenza in campo è meno incisiva e la sua reattività sembra diminuita, suscitando preoccupazioni tra i tifosi. Questa situazione richiede un intervento, forse da Zlatan Ibrahimovic, per riaccendere la scintilla in Leao.
In sintesi, il Milan attuale è un’ombra della squadra che ha conquistato lo scudetto. Tra infortuni, incertezze tattiche e cali di forma dei suoi giocatori chiave, il club deve trovare urgentemente soluzioni per invertire questa tendenza negativa e salvaguardare le sue ambizioni sia in Italia che in Europa.